Indice
Il borgo
N
ei diplomi imperiali di Ottone IV del 1210 e di Federico II del 1220 all'abbazia di S. Salvatore di Montecorona viene confermato il possesso di "Montem Acutum cum Castris, Villis, Habitatoribus, & omnibus fuis Appenditiis"(di Monte Acuto con castelli, ville, abitanti e ogni loro appendice); questi diplomi comprendono implicitamente villa Galera è tra le località sotto la giurisdizione dell'abbazia(1).Nelle prime liste delle comunità perugine, "v. Galere" è documentata a partire dal 1260, ma è assente in quella di due anni prima del 1258; nei censimenti del 1278-1282 in villa Galera si contano 21 focolari (famiglie), nel 1370 sono riportate assieme "villa Fracticiole Montis Acuti et villa Galere"(2). Nel 1410 si contano 133 bocche(3). Nel 1438 in villa Galera sono censiti 16 focolari che scendono a 9 nel 1501(2).
Nei documenti Galera è solitamente identificata come villa, ma non sempre: Negli atti di una causa civile del 1331 risulta coinvolto un certo "Ceccolus Ranaldutii de castro Galera"(4); il nome di "castrum Galere" lo si trova in altri elenchi delle comunità di Perugia del 1428 e 1429(3); un'intestazione catastale del 1435 è fatta a nome di "Angelus Iohannis Ventorenis de castro Galere" e ancora un'altra, in data sconosciuta, a nome di "Comunitas castri Galere"(5); infine negli stessi censimenti comunali del 1469 e del 1496, Galera è identificata come castello(2); osservando l'abitato di oggi, il borgo appare sprovvisto di una vera e propria cinta muraria, ma si può immaginare che intorno alla casa-torre, probablie presidio civico, vi fosse un sistema difensivo costituito abitazioni asserragliate tra loro.
Nel 1297 il Consiglio dei Priori ordina la ricostruzione delle mura di Castiglione dell'Abbate e che vi si lasciasse solo una porta aperta e che si chiudessero le altre. Nel 1298 viene ordinato alle ville di Fratticiola di Monte Acuto e di Galera di concorrere alle spese per il pretestuoso motivo che gli abitanti di queste ville vi avevano trovato più volte rifugio; nello stesso anno gli uomini delle due comunità presentano istanza motivandola con il fatto che tra le ville e il castello vi era grande distanza; il consiglio quindi annulla il provvedimento(2).
Nel catasto perugino del 1361 un terzo Monte Acuto risulta assegnato a ciascuna delle tre ville di Galera, Fratticiola di Monte Acuto e Costa di S. Giovanni; questo confermerebbe il legame giuridico esistente tra l'abbazia di S. Salvatore, Monte Acuto e le tre località indicato la notizia è nei due diplomi del 1210 e del 1220(6).
Nel 1399 la comunità di villa Galera nomina un procuratore per chiedere la liberazione del Castello e delle sue pertinenze dalla giurisdizione dell'abbazia (la notizia è riportata indicando Galera prima come villa poi come castello)(1).
In un censiemnto di ville e castelli di Perugia presumibilmente risalente all'inizio della seconda metà del sec. XVI, nella "Villa de Galera" si contano 11 focolari; in questo stesso elenco troviamo distintamente censita anche la "Villa de S. Tommaso de Galera" con 5 fuochi(7). La distinzione di Galera in due località pare trovare riscontro nella Bolla del 1145 fatta da Eugenio III che vedremo; come per Monte Acuto (vedere Fratticiola di Monte Acuto), un'ipotetica reale differenziazione di questo luogo è sostanzialmente non rilevata dalle fonti storiche.
Nel 1701 in Galera sono censite 58 persone; nel 1736 in Cicaleto, Galere e S. Giuliano assieme, 192 persone(8).
Le chiese
Nel distretto di Galera è documentata la presenza di due chiese*1.
Chiesa di San Tommaso di Galera. Nella Bolla di Eugenio III del 1145 al monastero di S. Salvatore di Monte Acuto si confermano i suoi diritti su "Sancti Thomæ cum Ecclesiis & pertinentiis suis"(S. Tommaso con la sua chiesa e pertinenze)(1).
La "Ecclesia Sancti Fomagii de Gallera" si trova elencata nei censi del sec. XIV delle chiese dipendenti dal monastero di S. Salvatore di Monte Acuto(11).
Nel 1332-34 il rettore "dompno Uguicione" effettua i primi versamenti delle decime diocesane perugina a nome della "ecclesie S. Thome de Galera"; nelle successive registrazioni questa chiesa è scritta come "ecclesie S. Fumasii de Galera" e "ecclesia S. Fumagii de Monte Acuto"(9).
La chiesa di S. Tommaso è registrata negli estimi catastali del 1361, 1444, 1489 e del 1493(2).
Nel 1495 è ancora elencata tra le chiese dipendenti dal monastero di S. Salvatore; nel 1529-30 il monastero rinuncia al possesso di molti dei suoi beni, compresa questa chiesa(1)*2.
Nel 1532 le parrocchie di S. Michele Arcangelo in Cicaleto e S. Tommaso di Galera sono unite a S. Giuliano in S. Giuliano delle Pignatte(10).
Chiesa di San Michele Arcangelo. In Galere v'era anche la chiesa di S. Angelo(2). Questa si trova presso Pian di Nese (vedere Chiesa di San Michele Arcangelo).
Oltre alle chiese, in Galera vi erano almeno due ospedali dediti al ricovero dei viandanti o degli ammalati.
Ospedale di San Giuliano. L' "Hospitale Sancti Iuliani de villa Galere"(5) è iscritto nel catasto del 1489 con 9 pezzi di terra(2); è ricordato anche con il titolo di S. Maria e/o S. Giuliano(2)(12) e da alcune fonti viene indicato essere presso S. Giuliano delle Pignatte forse per via dell'unione parrocchiale avvenuta tra questi due luoghi(12)(13); dopo essere stato ridotto a beneficio ecclesiastico, il Vescovo ne ha conferito la concessione(12).
Ospedale di San Lazzaro. L'Ospedale di S. Lazzaro si trovava presso Pian di Nese (vedere Pian di Nese).
Probabilmente riferito a quello di S. Lazzaro, si hanno generiche citazioni di un "Hospitale de villa Galere"(5) censito nei catasti del 1361, 1444 e del 1493(2).
Ricerca e Sintesi
Strade e posti
Fonti
(1) Dissertazione.
(2) Città e territorio tra medioevo ed età moderna.
(3) Documenti di storia perugina.
(4) Le pergamene dell'Ospedale di S. Maria della Misericordia di Perugia dalle origini al 1400.
(5) san.beniculturali.it - Catasti.
(6) Le comunanze rurali del contado perugino alla metà del secolo XIV.
(7) Le piante et i ritratti delle Città e Terre dell Umbria Sottoposte al Governo di Perugia.
(8) La popolazione dello Stato Romano (1656-1901).
(9) Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV.
(10) Le fonti per lo studio della popolazione della Diocesi di Perugia dalla metà del XVI secolo al 1860.
(11) In margine ad una carta geografica delle chiese, dei monasteri e degli ospedali della Diocesi e del contado di Perugia nel sec. XIV.
(12) Belforti-Mariotti.
(13) Umbertide - abbazie-eremi-templi-ville-feste-folklore-sacro eremo di Monte Corona-castelli medioevali.
Note
*1 Oltre alla chiesa di S. Michele Arcangelo e all'ospedale di S. Lazzaro, la fonte(1) indica erroneamente la presenza in Pian di Nese anche di un monastero della SS. Trinità (vedere note in Pian di Nese).
*2 Alcune chiese e beni rimasero di proprietà dell'abbazia; presso Monte Acuto rimasero S. Girolamo di Monte Acuto e la chiesa e l'ospedale in Ponte l'Anese(1).
A
lcune notizie di cronaca del sec. XIII del 'pacifico' borgo di Galera:Il 26 guigno 1251, "Filippus Corbelli de villa Galere" è condannato alla pena di 500 libre; è accusato da "Venluram Iohmmis" di aver ucciso donna "Vidutam" sua mogle, colpendola e ferendola con un "sicurcello" e una pietra e che poi nascose in una "gorgone" d'acqua mentre stava li a lavare i panni, e di questi si prese due pezzi di lino.
Il 15 gennaio 1252, "Martinellus filius Suppolini Benedicloli", "Lulollus filius Iohannls Monaldi de Galera" sono condannati alla pena 500 libre a persona; sono accusati da "Meliorem" di aver ucciso il marito "Iohannem Simeonis".
Il 17 novembre 1260, "Amatutius et Pascolus Rigoli" sono condannati alla pena di 25 libre a persona; accusati da "Ricutio Rainerii", perché entrati in casa sua situata in Galera di Monte Acuto, scassinandola e rubandovi 7 maiali tra maschi e femmine.
Il 20 luglio 1262, "Oditolus Peri de Galera" è condannato alla pena di 50 libre; è accusato da "Alevolo Bonagure" dello stesso luogo per aver portato via la sua amata moglie ed essersela sposata.
Ricerca e Sintesi
Strade e posti
Fonti
I 'libri dei banditi' del comune di Perugia
Coordinate GPS 43.255047, 12.314917